Se la sforbiciata al complesso sistema delle detrazioni fiscali potrebbe interessare anche gli interessi passivi per i mutui prima casa, per gli immobili ci sono anche buone notizie. La legge di Stabilità 2019 potrebbe contenere la proroga di tutte le detrazioni fiscali per i lavori in casa. Il bonus ristrutturazioni, il bonus mobili e l’ecobonus saranno in vigore fino al 31 dicembre 2021.
Secondo quanto dichiarato dal presidente della commissione Industria del Senato, Gianni Girotto, “I bonus casa storicamente vengono prorogati solo di anno in anno. Questo non dà una prospettiva certa a cittadini e imprese. Noi, invece, vogliamo dare un orizzonte temporale più ampio, che arrivi fino al 2021″.
ll bonus ristrutturazione consiste in una detrazione Irpef al 50% con limite di spesa di 96 mila euro per lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia su abitazioni o parti comuni di edifici condominiali (purché non comportino un cambio di destinazione d’uso o volumetrico).
Le prime anticipazioni parlavano del ritorno alla detrazione standard del 36% per un tetto massimo di spesa di 48mila euro, abolendo il regime del 50% in vigore dal 2012. Ma sembra che invece il governo sia orientato verso la proroga al 2021 dell’attuale regime agevolato.
Sembra essersi salvato dalle cesoie del governo il bonus mobili, che consiste in una detrazione Irpef del 50% con tetto di spesa di 10mila euro, per l’acquisto di immobili ed elettrodomestici, da recuperare in 10 anni. Ancora non si sa nulla del bonus verde, che consiste nella detrazione Irpef del 36%, con tetto di spesa di 5mila, per la sistemazione di aree verdi, recuperabile in dieci anni. La scadenza dell’agevolazione, fissata per la fine di quest’anno, non lo lascia immune da eventuali tagli.
Ma la proroga avrà un prezzo. Le aliquote sulle detrazioni, infatti, andranno a diminuire di anno in anno. Per gli interventi di riqualificazione energetica, ad esempio, si potrebbe passare dal 65% per il primo anno, al 63% o al 60%.
Nella legge di bilancio 2019 potrebbe entrare anche l’ecoprestito, una sorta di prestito a tasso agevolato che sarà concesso da un soggetto pubblico, come Cdp, per avviare le opere di ristrutturazione o riqualificazione energeticia. O attivare una garanzia pubblica che consenta di abbattere di parecchio il costo del prestito bancario.
Il governo potrebbe intervenire anche sulla cessione del credito, che è soggetta a varie limitazioni. L’intervento sarebbe rivolto proprio alla rimozione di queste limitazioni per rendere il meccanismo più efficace.