I fabbricati non locati devono essere indicati nel 730? Come si deve procedere in questi casi? A spazzare va ogni dubbio è il Fisco. Ecco quanto spiegato.
Il Fisco ha fatto sapere che il fabbricato non locato che si trova in un Comune diverso da quello in cui si ha l’abitazione principale deve essere indicato nel modello 730 (o nel modello Redditi Pf). Ma ha anche sottolineato che la rendita catastale di tale fabbricato non concorre alla formazione della base imponibile dell’Irpef e delle relative addizionali.
Come evidenziato da Fisco Oggi, nella colonna 17 del quadro RB del modello 730/2020 (righi da RB1 a RB9) deve essere indicato il reddito non imponibile dell’immobile non locato assoggettato comunque a Imu, seguendo le istruzioni di compilazione del modello, reperibili nella sezione “Modelli e istruzioni” del sito internet dell’Agenzia delle Entrate.
Il Fisco ha quindi specificato che “se il fabbricato è tenuto a disposizione, nella colonna 17 va indicato l’importo della rendita catastale rivalutato del 5%, aumentato di un terzo e rapportato ai giorni e alla percentuale di possesso. Se il fabbricato non è locato e non è tenuto a disposizione, va indicato l’importo della rendita catastale rivalutato del 5%, rapportato ai giorni e alla percentuale di possesso”.