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27 maggio 2023
Il miglior investimento per il futuro dei figli

Ogni genitore, avendone le possibilità, vuole assicurare ai propri figli il miglior futuro possibile, magari effettuando anche qualche investimento che le nuove generazioni potranno riscattare un domani.

Ma qual è la migliore forma di investimento secondo gli italiani? Quasi 3 persone su 4 (73,7%) puntano ancora sul mattone. Questo è quanto emerge dall’ultimo sondaggio di Immobiliare.it che ha coinvolto un campione di quasi 2.000 utenti per indagare le preferenze relative alle scelte di investimento, già effettuate o in programma, indirizzate alle nuove generazioni.

In generale, escludendo il mattone, i prodotti finanziari sfiorano il 20% delle scelte, mentre l’investimento in un’attività di business arriva al 5,4% e quello in beni rifugio all’1,8%.

Che tipo di casa cercano gli italiani per i figli?

Tra quanti hanno indicato il mattone come la tipologia di investimento preferita, più della metà (59,3%) vorrebbe acquistare una seconda casa destinata esclusivamente ai figli, mentre oltre un quarto (26,3%) intende rilevare l’attuale abitazione “di famiglia”, in modo da poterne trasferire la proprietà in futuro. Meno del 14%, invece, andrebbe a veicolare le proprie risorse verso l’acquisto di una casa per le vacanze.

Chi sceglie la seconda casa ha come motivazioni principali la durabilità del bene (35,6%) e l’impossibilità da parte delle nuove generazioni di provvedere in autonomia ad acquistarne una (27,4%), mentre chi predilige rilevare la casa di famiglia o comprare una casa per le vacanze mette al primo posto tra le ragioni più determinanti (oltre il 50%) la possibilità da parte dei figli di rivendere l’immobile in futuro, monetizzando così l’investimento.

Acquisto della seconda casa: sì ma dove?

Più del 64% dei rispondenti al sondaggio interessati ad acquistare una seconda casa per i figli la vorrebbe in una grande città, che può essere la stessa in cui il nucleo famigliare ha già la residenza o una metropoli terza dove è altamente probabile che i figli si trasferiscano a studiare o lavorare. Un terzo del gruppo preferisce invece concentrarsi sulla città di piccole/medie dimensioni in cui vive oggi, mentre meno del 3% dei rispondenti intende cercare all’estero un mercato immobiliare più dinamico di quello italiano.

Tra chi preferisce acquistare una casa per le vacanze, invece, il 70,6% preferisce un immobile in una località di villeggiatura vicino all’attuale domicilio, mentre solo il 23,5% darebbe più importanza all’attrattività della zona turistica in Italia rispetto all’indirizzo di residenza attuale. Meno del 6% del gruppo vorrebbe invece comprare una casa per la villeggiatura all’estero.

Mattone? No grazie.

Ma quali sono le motivazioni di chi ha deciso di optare per altre forme di investimento? Il 60% del campione si divide equamente tra la mancanza di convenienza legata a oneri e tassi di finanziamento eccessivi e la mancanza di certezze rispetto a dove i figli metteranno radici, rischiando di lasciare la casa acquistata inutilizzata. Circa il 18% reputa invece che esistano altri investimenti più redditizi, mentre una percentuale simile giustifica la scelta con l’impossibilità ad acquistare una casa. C’è anche una percentuale più piccola, vicina al 5%, che teme che l’immobile acquistato sia destinato a “non rimanere in famiglia”.

 

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