Ogni genitore, avendone le possibilità, vuole assicurare ai propri figli il miglior futuro possibile, magari effettuando anche qualche investimento che le nuove generazioni potranno riscattare un domani.
Ma qual è la migliore forma di investimento secondo gli italiani? Quasi 3 persone su 4 (73,7%) puntano ancora sul mattone. Questo è quanto emerge dall’ultimo sondaggio di Immobiliare.it che ha coinvolto un campione di quasi 2.000 utenti per indagare le preferenze relative alle scelte di investimento, già effettuate o in programma, indirizzate alle nuove generazioni.
In generale, escludendo il mattone, i prodotti finanziari sfiorano il 20% delle scelte, mentre l’investimento in un’attività di business arriva al 5,4% e quello in beni rifugio all’1,8%.
Tra quanti hanno indicato il mattone come la tipologia di investimento preferita, più della metà (59,3%) vorrebbe acquistare una seconda casa destinata esclusivamente ai figli, mentre oltre un quarto (26,3%) intende rilevare l’attuale abitazione “di famiglia”, in modo da poterne trasferire la proprietà in futuro. Meno del 14%, invece, andrebbe a veicolare le proprie risorse verso l’acquisto di una casa per le vacanze.
Chi sceglie la seconda casa ha come motivazioni principali la durabilità del bene (35,6%) e l’impossibilità da parte delle nuove generazioni di provvedere in autonomia ad acquistarne una (27,4%), mentre chi predilige rilevare la casa di famiglia o comprare una casa per le vacanze mette al primo posto tra le ragioni più determinanti (oltre il 50%) la possibilità da parte dei figli di rivendere l’immobile in futuro, monetizzando così l’investimento.
Più del 64% dei rispondenti al sondaggio interessati ad acquistare una seconda casa per i figli la vorrebbe in una grande città, che può essere la stessa in cui il nucleo famigliare ha già la residenza o una metropoli terza dove è altamente probabile che i figli si trasferiscano a studiare o lavorare. Un terzo del gruppo preferisce invece concentrarsi sulla città di piccole/medie dimensioni in cui vive oggi, mentre meno del 3% dei rispondenti intende cercare all’estero un mercato immobiliare più dinamico di quello italiano.
Tra chi preferisce acquistare una casa per le vacanze, invece, il 70,6% preferisce un immobile in una località di villeggiatura vicino all’attuale domicilio, mentre solo il 23,5% darebbe più importanza all’attrattività della zona turistica in Italia rispetto all’indirizzo di residenza attuale. Meno del 6% del gruppo vorrebbe invece comprare una casa per la villeggiatura all’estero.
Ma quali sono le motivazioni di chi ha deciso di optare per altre forme di investimento? Il 60% del campione si divide equamente tra la mancanza di convenienza legata a oneri e tassi di finanziamento eccessivi e la mancanza di certezze rispetto a dove i figli metteranno radici, rischiando di lasciare la casa acquistata inutilizzata. Circa il 18% reputa invece che esistano altri investimenti più redditizi, mentre una percentuale simile giustifica la scelta con l’impossibilità ad acquistare una casa. C’è anche una percentuale più piccola, vicina al 5%, che teme che l’immobile acquistato sia destinato a “non rimanere in famiglia”.