Si può finalmente parlare di ripresa del mercato dei mutui? Forse sì, stando ai dati dell’osservatorio sui mutui di Mutuionline. Gli ultimi dati, relativi al terzo trimestre dell’anno, fanno infatti registrare importi più alti, tassi stabili e mutui prima casa che tornano a crescere, dopo un lungo periodo dominato per lo più dalle surroghe.
Dai dati aggiornati al 31 luglio, l’Osservatorio nota una riduzione delle surroghe sia dal lato della domanda (46,8% contro 50,7% del primo trimestre) che da quello dell’offerta (42,0% contro 45,1% precedente), e contemporaneamente un rialzo delle richieste per l’acquisto della prima casa dal 39,7% al 43,3%. Mentre per i mutui erogati si passa dal 47,3% al 49,7%.
Le attuali condizioni favorevoli dei tassi dei mutui confermano poi il successo delle richieste di mutui a tasso fisso: nel terzo trimestre del 2018 è l’83,0% del campione a preferirlo, conto l’82,5% dello scorso trimestre e le banche lo concedono nell’86,6% dei casi.
Quanto alla durata dei mutui, il periodo di ammortamento più gettonato è quello dei 20 anni, sia dal lato della domanda che dell’offerta. Mentre però per la prima il periodo più richiesto si ferma al 32,5% (era 34,3% nel primo trimestre), le banche concedono mutui a 20 anni al 38,0% dei richiedenti, quasi 8 punti in più rispetto al 30,4% del trimestre precedente. Dopo i 20 anni, il periodo di ammortamento più richiesto è 30-40 anni (22,8%), seguito dai 25 anni con il 17,8%. Stesso andamento per le erogazioni: i 30-40 anni sono concessi nel 20,0% dei casi, seguiti dal periodo più breve dei 10 anni con il 14,9% delle concessioni.
A quanto esposto sopra si aggiunga una maggiore propensione delle banche ad erogare importi alti. Se da un lato infatti vengono richiesti in media 124.458 mila euro, viene erogato addirittura un importo superiore: 128.564 euro. Dato che segna quasi 5 mila euro in più guadagnati rispetto all’importo medio del trimestre precedente.
La fascia di importo maggiormente richiesta è quella compresa tra i 50 e i 100 mila euro, che convoglia il 36% della domanda, mentre il 31,6% del campione richiede importi tra 100 e 150 mila euro. Lato offerta le proporzioni sono simili: il 36,1% sono nella prima fascia dei 50-100 mila euro e per il 33,4% sono tra i 100 mila e i 150 mila euro.
Dal punto di vista della percentuale del valore della casa finanziata dal mutuo (Loan to value), un terzo e oltre delle richieste e delle erogazioni vanno dal 70 all’80%. Nello specifico, il 35,8% della domanda e il 33,3% delle concessioni. Subito dopo troviamo una percentuale del 17,0% di mutui domandati per un valore dell’immobile dal 60 al 70%, quindi con il 15,0% segue l’intervallo 40-50%. Spostandosi sulle erogazioni, dopo l’intervallo più gettonato troviamo con quasi 13 punti di distacco ancora l’intervallo 60-70% (il 20,8% del campione), seguito dal 40-50% con il 15,2% sul totale rilevato.
A luglio, infine, il tasso variabile è rimasto fermo a una media dello 0,79%, mentre quello fisso si è spostato dall’1,81% all’1,82%. Stabile ormai da due anni l’Euribor a 3 mesi, segnando ancora -0,37%, in calo invece l’Eurirs a 10, 20 e 30 anni, che passa a segnare rispettivamente 0,90% (da 0,94%), 1,42% (da 1,46%) e 1,49% (da 1,53%).